Da ‘Ma che cavolo è?’ a ‘Fuoco di Sant’Antonio’: sintomi, trattamenti e la mia esperienza

Da ‘Ma che cavolo è?’ a ‘Fuoco di Sant’Antonio’: sintomi, trattamenti e la mia esperienza

Hai mai sentito parlare del Fuoco di Sant'Antonio? Scopri come l'herpes zoster mi ha preso di sorpresa e leggi la mia esperienza con i sintomi e il trattamento!

Caro diario,

Brucia, formicola e non smette mai.

Un inizio inaspettato

È iniziato tutto venerdì sera, sono andata a truccarmi per prepararmi ad una cena con le amiche, mi sono guardata allo specchio e ho visto un rigonfiamento vicino alla palpebra, che sembra quasi un’improvvisa ciste sottopelle.

“Ma da dove cazzo è uscita? “Ho pensato.
“Mi sarò stuzzicata l’occhio, passerà”

Il dolore inaspettato

Mentre ero a cena, occhialuta e a quel punto struccata, poggio la testa sulla mano e sento dolore.

“Ma perchè ora ho dolore al collo? Ci manca solo lo stiramento da palestra”  ho pensato.
“Stiramento in questo punto? Impossibile!”
Tocco, e sento una pallina grossa e dolente al tatto.

Benone, è il linfonodo.

“Strano, mi avranno punto e mi avrà fatto infezione”,penso.
“Domani sarà passato, intanto metto un po’ di ghiaccio!”

Il risveglio con nuovi sintomi

Il giorno successivo mi sveglio con la palpebra sempre gonfia, un po’ arrossata e con delle vesciche come di acqua ed un dolore bruciante perpetuo. Sempre un po’ per caso mi accorgo che il linfonodo dell’orecchio è leggermente gonfio e molto dolente al tatto.

La consultazione medica

Così io e la mia ipocondria, alla quale adesso con il senno di poi posso allegramente stringere la mano, ci diciamo che qualcosa sicuramente non va e andiamo alla guardia medica.

“Hai mai preso la varicella? Sei vaccinata per la varicella?”

Sono abbastanza vecchia per far parte di quella generazione di bimbi che non sono stati vaccinati in età infantile per la varicella e che se la sono presa, e questo mi ha portato con più facilità a quello che ho scoperto essere solo il giorno dopo, con un’analisi più approfondita.

La diagnosi: Fuoco di Sant’Antonio

Il fuoco di Sant’Antonio, il temutissimo, nonché nome popolare di una malattia virale chiamata herpes zoster, causata dallo stesso virus che provoca la varicella: il varicella-zoster.

Ho scoperto che dopo che una persona ha avuto la varicella, il virus rimane latente nei gangli nervosi e può riattivarsi anni dopo, causando l’herpes zoster, noto appunto come fuoco di Sant’Antonio.

Si manifesta come un’eruzione cutanea dolorosa con vesciche piene di liquido, che tendono a scoppiare e a seccarsi nel giro di qualche settimana. La malattia colpisce principalmente una zona del corpo, solitamente un lato, e si sviluppa lungo un nervo specifico.

A me… ha scelto il viso.

Le complicazioni e il trattamento

Non vi dirò le possibili complicazioni di questa cosa, soprattutto se si sviluppa vicino all’occhio. Ed io che pensavo di essere stata fortunata a non aver avuto sfoghi subito ampi!
Sono preoccupanti. E dato che spesso il Fuoco si manifesta dopo periodi di forte stress (vedi pagine precedenti)… meglio non stressarsi penso a questi piccoli dettagli. Ma solo che, avendo comunicato entro 72 ore i farmaci, possa andare tutto bene!

Ti aggiorno, caro diario.

P.S. Se non sei vaccinato, puoi farlo e/o vaccinare i tuoi bimbi per la varicella: informatevi dal vostro medico curante!

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