Cammino dell’Alta Via numero 1 della Valle D’Aosta: 14 giorni sui monti!

 

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Irene Colzi @ireneccloset 

Viaggio realizzato in collaborazione con l’Ente del Turismo della Valle D’Aosta *supplied

Dopo aver percorso il cammino dell’Alta Via 2 della Valle D’Aosta, la Via degli Dei e la Francigena, abbiamo vissuto un’altra bellissima avventura, il cammino dell’Alta Via numero 1 della Valle D’Aosta chiamata anche “Alta Via dei Giganti” perché tocca i massicci più elevati d’Europa: Monte Rosa, Cervino e Monte Bianco. 14 tappe da Coumarial a Courmayeur, zaino in spalla, dormendo in rifugi, B&B, affittacamere e hotel mantenendosi ad una quota media di 2.000 metri, sfiorando spesso i 3.000 metri.

Totale salite 13766 metri di dislivello saliti

Totale discese 14260 metri di dislivello in discesa

Totale ore escursione 104,40 ore

Questo é il racconto, pratico, della nostra avventura che spero vi possa essere d’aiuto.

Viaggio realizzato in collaborazione con l’Ente del Turismo della Valle D’Aosta che ci ci ha aiutato nella realizzazione di questo viaggio *supplied

Note importanti:

  • É una via molto impegnativa, dedicata a chi ha dimestichezza con la montagna ed é allenato alle lunghe percorrenze e a camminare di frequente in montagna. 
  • È possibile fare solo alcune tappe, secondo le vostre capacità, esigenze, tempo: nella lista che segue vi segnalerò con “TOP” le mie tappe preterite così potete farvi un’idea di quelle tra le quali scegliere.
  • Consiglio di prenotare per tempo gli alloggi e di chiedere se possibile di avere il pranzo al sacco per il giorno successivo. 
  • I rifugi richiedono sempre i sacchi lenzuolo, portatevelo da casa.
  • Se siete un po’ schifettosi come me, potete chiedere la copertura igienica del letto (sacco lenzuolo usa e getta in carta che di solito é a pagamento) 

  • I rifugi hanno anche camere doppie, triple o quadruple o camerate, informatevi all’atto della prenotazione.
  • Vi consiglio di prenotare tutti alloggi con cena e colazione. Noi abbiamo (quasi) sempre fatto così e l’abbiamo trovata la soluzione migliore. 
  • Se avete esigenze alimentari particolari avvertite in anticipo all’atto della prenotazione, la scelta alimentare nei rifugi naturalmente é limitata, quindi meglio organizzare per tempo. Io sono vegana ed il mio fidanzato vegetariano, ci siamo trovati bene avvertendo per tempo. 
  • Anche in estate in quota e nei rifugi fa freddo: partite attrezzati anche per il freddo. La maggior parte dei rifugi non ha riscaldamento.
  • Non tutti i rifugi hanno l’acqua calda, vi consiglio di portarvi dietro delle salviette umidificate biodegradabili per ogni necessità. 
  • Lungo il percorso abbiamo trovato solo una farmacia: partite attrezzati (oppure mettete in conto di farvi accompagnare / prendere mezzi per raggiungerle).
  • La linea internet é quasi sempre assente in quota e nei rifugi. Scaricate mappe, percorsi e quanto vi serve prima di arrivare in quota. 
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Irene Colzi @ireneccloset 

TAPPA 1

Plan de Coumarial (Agriturismo Soleil) – Rifugio Barma 

La tappa partirebbe da Rifugio Coda, noi abbiamo fatto più dislivello e siamo partiti da Agriturismo Soleil. 

Dislivello in salita: 961 metri 

Dislivello in discesa: 330 metri 

Ore (comprese le pause): 05:57 ore 

Abbiamo pernottato a Rifugio Barma: molto consigliato. In assoluto il miglior rifugio che abbiamo trovato: molto comodo, sia a livello di stanze che di bagno con doccia calda illimitata, rifugio riscaldato, la miglior cucina trovata tra i rifugi di questo cammino, struttura molto bella e nuova, ottima accoglienza. Presenza di presa elettrica in stanza. 

TAPPA 2: tappa TOP! 

Rifugio Barma – Niel

Dislivello in salita: 1257 metri 

Dislivello in discesa: 1740 metri 

Ore (comprese le pause): 12:29 ore 

Tappa molto bella ma tra le più stancanti e lunghe della via. Partite molto presto al mattino per arrivare in tempo per cena.

Abbiamo dormito a la Gruba, una struttura che vi consiglio vivamente: camere confortevoli e ottima cucina, tra le migliori tra gli hotel in cui abbiamo alloggiato. Personale molto gentile, anche perché ci hanno anche lavato i vestiti in lavatrice :) 

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TAPPA 3

Niel- Gressoney Saint-Jean 

Dislivello in salita: 956 metri 

Dislivello in discesa: 1189 metri 

Ore (comprese le pause): 8 ore e 27 minuti 

Abbiamo dormito a Jolanda Romantik Hotel: ottima cucina tra le migliori degli hotel in cui abbiamo alloggiato, sottolineo che la colazione era davvero divina, accoglienza perfetta dato che Anna Maria, la proprietaria, ha partecipato al TOR e ha saputo benissimo capire le nostre esigenze (ci hanno lavato perfettamente i vestiti in lavatrice e ci hanno anche accompagnati in farmacia in auto) :) Ah, c’é pure la SPA! Okay cosa volere di più? :) 

TAPPA 4

Gressoney Saint-Jean – Crest 

Dislivello in salita: 1427 metri 

Dislivello in discesa: 931 metri 

Ore (comprese le pause): 8 ore e 48 

Abbiamo dormito al Rifugio View Crest, ottima cucina, molto attento alle nostre esigenze alimentari (anche per il pranzo al sacco) e accoglienza molto cordiale, questo é l’unico rifugio che abbiamo trovato con disponibilità di camera privata con bagno, acqua calda compresa senza pagamenti aggiuntivi. Per essere un rifugio quindi veramente comodo!

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Irene Colzi @ireneccloset 

TAPPA 5

Crest – Rifugio Grand Tournalin 

Dislivello in salita: 1191 metri 

Dislivello in discesa: 575 metri 

Ore (comprese le pause): 6 ore 41 minuti 

Abbiamo soggiornato al Rifugio Grand Tournalin: voglio sottolineare che qui sono stati molto attenti alla pulizia, ci hanno fatto trovare le stanze disinfettate e con il copri letto igienico già posizionato sul letto: forse il miglior rifugio in tal senso, quindi molto bene! Ottima accoglienza e cucina: ah, ci hanno fatto un signor pranzo asporto, una bella pasta fredda, unica volta in cui abbiamo mangiato qualcosa di diverso dal panino ehehe! Doccia con gettone di 3 minuti ma comoda e calda. Ci hanno anche spostato i vestiti che stavano asciugando fuori davanti alla stufa :) Presenza di presa elettrica in stanza. 

TAPPA 6 (TAPPA TOP!) + TAPPA 7 (abbiamo unito due tappe in questa giornata)

Rifugio Grand Tournalin – Valtournanche – Rifugio Barmasse 

Highlight: se partite all’alba troverete una folta famiglia di stambecchi salendo verso il colle dopo il rifugio. 

Dislivello in salita: 1110 metri 

Dislivello in discesa: 1488 metri 

Ore (comprese le pause): 9 ore e 25 minuti 

Abbiamo soggiornato al Rifugio Barmasse, rifugio con una bella posizione sul lago con diga. La struttura ha l’acqua contingentata: non siamo così riusciti ad avere acqua calda per la doccia (l’acqua calda é presente ma limitata) e non siamo riusciti a lavare i vestiti. Portate vestiti un po’ più pesanti perché fa freddo. Segnalo anche la presenza di pochi bagni (2 e con all’interno sia WC che lavandino e doccia), quindi un po’ scomodo a livello pratico perché si creano lunghe code se il rifugio è pieno di persone che pernottano.

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TAPPA 8: tappa TOP! 

Rifugio Barmasse – Rifugio Cuney 

Dislivello in salita: 1527 metri 

Dislivello in discesa: 1045 metri 

Ore (comprese le pause): 10 ore e 46 minuti 

Highlight: se partite all’alba troverete una folta famiglia di stambecchi salendo verso il rifugio. Da non perdere il bivacco lungo la strada per una pausa al caldo. 

Qui abbiamo soggiornato al Rifugio Cuney, un rifugio “vecchio stile” con una stanza cucina/mensa e due stanze comunicanti con letto a castello a 3 piani con 5 letti ciascuno. Non esistono stanze private (É l’unico rifugio in cui abbiamo dormito in camerata). Portate vestiti MOLTO caldi perché fa davvero freddo durante la notte (non c’è riscaldamento nella struttura) e per andare in bagno essendo il bagno in esterno. Non c’è acqua calda (nemmeno a pagamento). Accoglienza ottima, ti senti a casa! E poi, che dire…location bellissima!! Non perdetevi l’alba qui! Solo una presa elettrica per camerata: portatevi un powerbank! 

TAPPA 9: tappa TOP! 

Rifugio Cuney – Oyace 

Dislivello in salita: 604 metri 

Dislivello in discesa: 1845 metri 

Ore (comprese le pause): 7 ore 44 minuti 

Qui abbiamo dormito a Alpe Rebelle: il proprietario molto carinamente ci ha presi in auto dalla fine della tappa fino all’hotel, che non si trova sulla Via. Al mattino ci ha dato uno strappo fino l’inizio della tappa. Camere carine e spaziose, cucina buona per vegani/vegetariani :) 

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TAPPA 10

Oyace – Rey 

Dislivello in salita: 1193 metri 

Dislivello in discesa: 1289 metri 

Ore (comprese le pause): 8 ore 7 minuti 

Qui abbiamo dormito a valle a Hotel Mont Gelè: in hotel vecchio stile e modesto, gestita da una coppia di signori molto gentili. Questa sosta é stata utile perché la camera ha la cucina ed é molto spaziosa, ci ha permesso di riorganizzarci un po’. Ottima colazione personalizzata sul cliente. Non hanno servizio cena (Noi abbiamo mangiato alla locanda delle miniere a 10 minuti di distanza a piedi). 

TAPPA 11

Rey – Rifugio Champillon 

Dislivello in salita: 1036 metri 

Dislivello in discesa: 24 metri 

Ore (comprese le pause): 4 ore 12 minuti 

Qui abbiamo dormito a Rifugio Champillon: abbiamo richiesto una stanza privata ma hanno sottolineato che non si tratta di stanze private, ci é stato detto che se  arrivano persone in più devono inserirle per forza nella stanza. Per fortuna nella nostra stanza non è arrivato nessuno e abbiamo dormito da soli nella nostra quadrupla. Purtroppo é l’unica struttura in tutto il viaggio in cui ho avuto problemi per il cibo a pranzo: non mi è stato presentato nessun piatto che non contenesse derivati animali. Per chi mangia carne nessun problema. Per la cena, avvertendo per tempo in anticipo, nessun problema. Su prenotazione una bella sauna esterna. Consiglio di portare vestiti pesanti perché nella struttura abbiamo trovato freddo. No prese elettriche in stanza. 

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Irene Colzi @ireneccloset 

TAPPA 12

Rifugio Champillon – Saint Rhemy 

Dislivello in salita: 636 metri 

Dislivello in discesa: 1513 metri 

Ore (comprese le pause): 6 ore e 39 minuti 

Qui abbiamo dormito a Hotel Suisse, un piccolo hotel in un delizioso borgo. L’accoglienza è stata cordiale e le stanze sono molto carine (ma portatevi sempre qualcosa di un po’ più caldo da vestire) ed il proprietario molto gentilmente si é offerto di lavare e asciugare i vestiti nella loro lavatrice (questo é un bel plus come avete capito ehehe!). Abbiamo mangiato bene! 

TAPPA 13: Saint Rhemy – Rifugio Frassati (TOP!)

Dislivello in salita: 1094 metri 

Dislivello in discesa: 184 metri 

Ore (comprese le pause): 5 ore e 42 minuti 

Abbiamo pernottato al Rifugio Frassati, bellissima struttura in una location altrettanto bella. La struttura è gestita da “Operazione Mato Grosso” ovvero tutti volontari e tutti i proventi vanno a finanziare le missioni di aiuto per il Perù e Sud America. Accoglienza super, super cordiali :) Mi hanno fatto trovare anche i legumi a cena, quasi un miracolo! Il rifugio é freddo, portatevi vestiti pesanti anche per dormire. Presa elettrica in camera ma la notte spengono il generatore, ricaricate i dispositivi prima di andare a letto e munitevi di torcia se vi svegliate prima dell’alba, presenza di connessione Wi-Fi ottima la sera (uno dei pochissimi rifugi con connessione internet), acqua calda presente ma a pagamento. 

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Irene Colzi @ireneccloset 

TAPPA 14+TAPPA 15: Rifugio Frassati – Rifugio Bonatti – Courmayeur 

Dislivello in salita: 765 metri

Dislivello in discesa: 2107 metri

Ore (comprese le pause): 10

A Courmayeur abbiamo alloggiato a Auberge de la Maison, uno degli hotel più belli di montagna in cui abbia alloggiato. Tutto curato nei minimi dettagli, super consigliato!

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Ecco invece a seguire qualche riga che ho scritto mentre eravamo in cammino ❤️

Diario di bordo giorno 1 

Sí, ci metteremo alla prova. Ci aspettano notti in rifugio ed in sacco a pelo, albe e tramonti spettacolari, boschi, paesaggi mozzafiato, che siano rocciosi, erbosi, vette, finestre o laghi di montagna sperduti in valli d’alta quota. Ci aspettano lunghe ore di cammino, salite impervie e lunghissime, discese folli, dislivelli impegnativi, grandi mangiate in rifugio e tante persone da conoscere. 

Come ci sentiamo? Eccitati, curiosi di scoprire che cosa ci aspetterà ogni giorno, chi e cosa incontreremo, con tanta voglia di metterci alla prova e scoprire i nostri limiti e perché no, superarli. Ma anche un pizzico di ansia: del meteo, di non farcela, di non essere all’altezza. 

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Diario di bordo giorno 5

Ore 6.00, 2000 metri di altitudine, alba sulla Valle d’Aosta 💫

Oggi inizia il nostro quinto giorno di cammino, tra le montagne della Valle D’Aosta, camminando zaino in spalla lungo l’Alta Via numero 1: 79 km percorsi, 4652 metri di dislivello saliti e 4162 metri di dislivello discesi. 10 kg di zaino io, 20 kg di zaino lui. Due cadute (tutte mie), una storta alla caviglia (sempre la

mia ahahah), un fratello infortunato al secondo giorno di cammino e 3 temporali presi. Scarsa connessione internet e storie un po’ in ritardo. 

Ma ci siamo, ci siamo, un po’ doloranti ma felici, con gli occhi pieni di paesaggi meravigliosi, di paesaggi incontaminati, di quel silenzio e quel contatto con la natura che ti riempie il cuore. La pancia piena di cibo buonissimo, il cuore pieno della cortesia della persone che ci hanno aiutato nei momenti di difficoltà in tutti i modi possibili (Anche fosse un passaggio in auto fino alla farmacia più vicina dopo 4 giorni di cammino). Camminare in montagna lungo l’Alta Via ti mette alla prova, ma ti insegna a superare i tuoi limiti, le tue paure, a tenere duro e vivere una sensazione di appagamento incredibile per avercela fatta, ogni giorno, uno dopo l’altro.

Camminiamo solo da 5 giorni, il 12 agosto e Courmayeur sono ancora lontani. Non so cosa succederà ancora ma intanto ci godiamo la strada ❤️

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Diario di bordo giorno 7

Sono le ore 19:01 e vi scrivo davanti alla stufa, nella stanza comune del rifugio dove trascorreremo la notte a 2157 metri: fuori ci sono solo pochi gradi sopra lo zero e stasera giá lo so, sarà dura dormire in sacco letto senza riscaldamento. E no, oggi nemmeno il lusso dell’acqua calda per una lunga doccia: quando tra 2 giorni arriveremo al prossimo hotel, giuro che mi godrò tantissimo la doccia calda, le coperte pulite e una stanza riscaldata.

Non so quando riuscirò a farmi leggere, qui non c’é connessione o linea telefonica e domani avremo una tappa stupenda tutta tra i monti e le vette, con arrivo in un altro rifugio piuttosto sperduto tra le cime e che sfiorerà i 3000 metri. 

Ma intanto ne approfitto per scrivervi: siamo al sesto giorno di cammino sui monti zaino in spalla e posso già dire che sia l’esperienza PIÙ INTENSA e più FATICOSA della mia vita. 

Ma già ve lo dico: ne vale la pena. 

Questa mattina siamo partiti zaino in spalla dal nostro rifugio alle 7 del mattino, abbiamo iniziato il nostro sentiero per primi e da soli, così camminando, poco dopo la cresta, abbiamo trovato una famiglia di camosci e a distanza di pochi minuti, una famiglia di maestosi stambecchi che facevano colazione esattamente sul nostro percorso: vederli così vicini da poterli toccare, guardarsi negli occhi, averci fatto il regalo di essersi fidati di noi e averli potuti osservare in silenzio per lunghi minuti e poi continuare insieme con il nostro cammino vale ogni sforzo. La grandiosità della natura non ha paragoni e non ha assolutamente prezzo. Nessun prezzo. 

Quando vai in alta montagna, trovi riparo in un rifugio, sei a tutti gli effetti un ospite silenzioso e temporaneo di qualcosa molto più grande e importante di te. E lo senti eh. Lo senti tutta questa gratitudine verso la montagna nell’averti accolto.  

Ci aspettano due giorni tra le vette. Ci sentiamo alla prima connessione che trovo. Nelle stories piano piano vi carico tutto. Ne vedrete davvero delle belle promesso ❤️

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Irene Colzi @ireneccloset 

Diario di bordo giorno 9

Parliamoci chiaro, dormire in rifugio non é una passeggiata: dopo giorni di cammino tra i monti vorresti solo una doccia calda, ma capita che l’acqua sia contingentata, la doccia si paga a minuti (lo standard é di 3 minuti) e certe volte l’acqua calda é assente (E l’acqua sopra i 2000 metri in tal caso é gelida davvero). Vorresti solo una stanza calda e un letto comodo: capita che le stanze non siano riscaldate e quindi tocca dormire vestiti, le coperte non sono pulite (impensabile lavarle ogni giorno quando l’acqua é contingentata e l’energia elettrica é a generatore) così tocca dormire con il sacco lenzuolo tra coperte usate da tanti altri. Vorresti solo avere vestiti puliti per il giorno successivo: ma capita che l’acqua che esce dai rubinetti dei bagni comuni sia gelida e le temperature talmente basse che i vestiti non si asciughino nemmeno dopo 48 ore. 

Ma ne vale la pena. 

Uno dei grandi privilegi di dormire in quota in rifugio é la possibilità di godersi l’alba (e il tramonto) a 2700 metri o anche più. 

Arrotoli il tuo sacco lenzuolo, ricomponi il tuo zaino, indossi tutti gli strati che hai perché fuori la temperatura potrebbe essere anche sotto lo zero, anche ad agosto. E scopri il terreno scricchiolante di brina, le urla delle marmotte, lo scampanellio delle mucche un po’ più a valle, il profumo freddo dell’aria pura e leggera. 

E poi ti guardi intorno e ti godi l’enormità delle vette sopra ai 4000 metri, bianche innevate ed imponenti la cui cima durante il giorno sembra quasi un mistero: quando spunta dalle nuvole diventa un regalo da godersi a pieno. 

Quando tutto diventa rosato con l’alba e le cime ti avvolgono come una grande corona, ciò che vedi e che non potrai mai fotografare se non con gli occhi, diventa una cartolina così indelebile che ti porterai a casa per tutta la vita. 

Non è facile no, ma ne vale la pena. 

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Irene Colzi @ireneccloset 

Diario di bordo giorno 11

Il silenzio così profondo che ti ronzano le orecchie, la profondità del panorama così nitido e pulito che ti giri a 360 gradi e ti chiedi come sia possibile che sia reale, l’odore di montagna così forte con la brina mattutina che ti senti fatto anche tu di terra e di rocce e di acqua, il freddo che ti fa pizzicare tutto il viso, che ti fa intorpidire le mani e si, capita che ti faccia anche battere i denti, anche ad agosto, quando in città si sfiorano i 40 gradi e che ti ricorda che la montagna è tanto bella quanto potente. 

Questa è l’alba sopra ai 2.700 metri e queste sono le 10 foto delle nostre albe vissute in quota fino a questo momento durante il nostro cammino dell’Alta Via 1 che in 14 giorni ci ha fatto toccare il Monte Rosa, il Cervino e che ci condurrà al Monte Bianco. 

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Irene Colzi @ireneccloset 

Diario di bordo giorno 13

Oggi ho pensato a quanto camminare sia di beneficio alla mia mente. Provo a spiegarvelo, se ci riesco. 

Quando cammini per ore e ore il tempo di dilata e si stringe in modo unico. La salita sembra interminabile ma poi passa qualche secondo in cui non ci pensi più, perché la tua mente ha iniziato a spaziare e hai camminato 10 ore e sono passati 9 giorni di cammino.

Il tempo quando cammini torna nelle tue mani e a misura d’uomo, nella misura “slow” per la quale siamo stati programmati. No, non siamo stati programmati per i tempi “fast” di scadenze, appuntamenti, corri di qui e corri di la. Lo chiamano stress, lo conosco bene. 

Ho letto che camminare per tante ore, per così tanto tempo, sia un po’ come meditare: se da un lato ti concentri sul qui e ora isolando tutto il resto, dall’altro lato fai fluire i pensieri liberando piano piano la mente. Oh, e vengono in mente un sacco di idee creative.

Il cervello diventa più lucido e chiaro. Più leggero. Ti senti bene. Senti di essere tornato ad una dimensione cucita sui tuoi tempi, senza corse. Un tempo che detti tu.

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L’ultima alba 

Questa mattina ci siamo svegliati alle 5.30 per vedere l’alba. Nel rifugio era ancora buio perché la notte staccano il generatore di elettricità, ci siamo vestiti e siamo andati in bagno con le torce, così ci siamo buttati fuori dal rifugio, sfidando il freddo, per vedere l’alba.

Come vi ho già raccontato l’alba in alta montagna è qualcosa di spettacolare. Mentre il cielo si illumina e si tinge di mille colori, mentre la terra é ancora scura, aspetti che il sole spunti dalla cima del monte. E intanto la natura si risveglia, i fiumi ed i laghi diventano per un momento degli specchi perfetti. E poi il profumo pungente dell’aria del mattino e del silenzio profondo del niente e nessuno per km e km. 

Questa é la nostra ultima alba dopo 14 giorni di cammino. Oggi si torna alla civiltà: il cammino termina oggi. E noi ci vogliamo godere ogni secondo, dall’alba al tramonto.

Monte Bianco arriviamo 💫

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Irene Colzi @ireneccloset 

L’arrivo

Dopo 14 giorni di cammino zaino in spalla, 13.766 folli metri di dislivello saliti, 14.260 metri di dislivello in discesa e circa 150 km su e giù per le più alte montagne della Valle D’Aosta con un’altitudine media tra i 2.000 e 3.000 metri pernottando in scenografici rifugi (anche se non senza difficoltà, spesso senza riscaldamento, elettricità contingentata o acqua calda e mai con un letto pulito ma solo con sacco letto) o in piccoli b&b e hotel. Dopo due slogature alla caviglia, tre cadute, una miriade di stambecchi, marmotte, mucche, pecore, capre e un’aquila incontrate nel nostro cammino (Si abbiamo incontrato decisamente più animali che umanità 😆). Dopo albe dai 2600 metri in su vissute nel silenzio e nella pace, con la consapevolezza che le albe non saranno mai più le stesse, dopo una giornata di pioggia tremenda che si é trasformata in una delle giornate più scenografiche e magiche da vivere in mezzo alle nuvole, toccandole e respirandole, in alta montagna. Dopo uno sforzo fisico non indifferente, ma mai un dubbio sull’andare avanti (okay si il giorno di pioggia battente qualche dubbio lo avevamo), dopo aver conosciuto nuovi amici che hanno condiviso con noi un pezzo di cammino, dopo aver svuotato e riempito la mente così tante volte da non contarle più…. Il massiccio del Monte Bianco. Il Tetto d’Europa e poi, poco più sotto Courmayeur. Il nostro punto di arrivo. 

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Irene Colzi @ireneccloset 

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One thought on “Cammino dell’Alta Via numero 1 della Valle D’Aosta: 14 giorni sui monti!

  1. Ciao Irene,
    Ho letto per la seconda volta il tuo diario del cammino sull’Alta Via 1 della Valle d’Aosta. Mi sono commosso anche perchè il 5 agosto partirò da Gressoney per cercare di arrivare a Courmayeur il 13.
    Questo a venti anni esatti dal mio Camino di Santiago.
    Oggi sono un po’ più preoccupato ma dopo averti letto mi sono convinto che andrà tutto bene.
    Grazie di cuore
    Alessandro

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