Instagram @ireneccloset
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*esperienza supplied da Regione Valle d’Oosta
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L’ascesa sul Monte Rosa e Capanna Margherita
Quando un anno fa abbiamo iniziato a programmare questa avventura non mi sarei mai immaginata le emozioni contrastanti e potenti che avrei provato.
Salire su un ghiacciaio ora che i ghiacciai stanno “morendo” è stato molto intenso. Intenso a 360 gradi.
Onestamente mi ha un po’ sconvolta. Vederlo, esserci, è diverso da sentirlo dire o saperlo. Sono scesa da quella montagna turbata. Forse lo avete notato. Ho dovuto metabolizzare per un po’ di giorni.
Questa esperienza me la ricorderò per sempre come tra le più intense della mia vita.
Vivere la montagna li è stato bellissimo a livello di grandezza della natura. Se amate la montagna e la natura vedrete cose stupende. Potenti. Indescrivibili. Si possono solo vivere.
Ma la tristezza per lei (e per noi e per quello che è successo lo stesso giorno in cui noi eravamo su) ha sovrastato tutte le emozioni.
Questa è la storia dell’ascesa sul ghiacciaio del Monte Rosa, i nostri primi 4.000 metri in alpinismo, direzione Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Dove, spoiler, non siamo arrivati a causa del mal tempo, la guida e noi non ce la siamo sentita e siamo tornati indietro.
Sto provando con il video Reel di ieri e le storie di oggi a raccontarvi di più ma è davvero difficile raccontare tutte queste sfaccettature, questa intensità: non lo so. Non lo so se riesco a spiegarmi bene.
Vi lascio anche nel post un pensiero scritto non appena scesa dal ghiacciaio, a caldo, di ritorno verso casa insieme ad alcune foto scattate durante le due giornate.
Se volete vedere un ghiacciaio, vedere cosa sta succedendo al nostro pianeta, fatelo ora, insieme ad una guida alpina (noi abbiamo scelto @guidemonterosa *supplied) prima che non sia più possibile.